Scuola dell'infanzia



All’epoca la Scuola Materna non è Scuola di Stato e l’orientamento educativo è vario.
Tuttavia le Suore seguono il metodo "misto": Froebel e Agazzi.
Giornali di sussidio: "La voce della maestra d'Asilo", "Pro infanzia", "Scuola Materna".
Il Natale, l’Epifania, l’onomastico del Parroco, del Sindaco o di qualche benefattore, la conclusione dell'anno scolastico, vedono le maestre impegnate nel preparare i bambini in particolari saggi di recitazione e di canto.
A volte le cronache dei giornali locali ne riportano notizia, commentando in modo lusinghiero l’opera benefica delle Suore. Sono questi gli avvenimenti che determinano l’affluenza di tanta parte della cittadinanza nei locali della Scuola, primi fra tutti i genitori.
Non si organizzano per essi incontri speciali: vale di più il contatto giornaliero all'ora dell’ingresso e dell’uscita dei bambini, durante i quali si condividono con le Suore, ansie, gioie e difficoltà della vita quotidiana, in un rapporto di comprensione e di semplice amicizia.
Dal 28/02/2001, con Decreto n. 488/106, la Scuola diventa Paritaria.
Gli alunni iscritti e frequentanti sono circa 85 divisi per età in tre sezioni: dei 3, dei 4 e dei 5 anni.
Oltre al programma per l’età specifica, i bambini usufruiscono anche di attività a progetto: psicomotricità, musica, inglese, o altro, a seconda dell’età. Non manca l’attività di manipolazione, di disegno, di pittura, di recitazione ecc. Sua peculiarità è quella di essere una Scuola aperta, per cui i bambini spesso fanno attività insieme: i più grandi danno una mano ai più piccoli e le maestre sono interessate a tutti i bambini, senza distinzione.
Il PTOF traccia l’identità propria della Scuola cattolica e il cammino didattico-educativo triennale, in sintonia con i criteri socio-culturali esigiti dalla Costituzione italiana, dagli Orientamenti e dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo.